6 ragioni per dire NO al greyhound racing
Il gruppo antiracing irlandese Irish Council Against Blood Sports ha redatto un bellissimo volantino, che spiega in sei punti perché il greyhound racing è crudele e debba essere condannato e boicottato da tutti.
Questo volantino verrà distribuito dagli attivisti fuori dai cinodromi. Di seguito la traduzione del testo. 6 RAGIONI PER DIRE NO AL GREYHOUND RACING Scaricate, stampate e distribuite il nostro nuovo volantino fuori dai cinodromi per incoraggiare le persone a mostrare pietà e boicottare il greyhound racing. 6-reasons-to-say-no-to-greyhound-racing1. UCCISIONI I greyhound non abbastanza veloci da vincere le gare e quelli ritirati dalle corse vengono uccisi sistematicamente: un greyhound può vivere in media fino a 14 anni, ma nell’industria del racing irlandese la vita media è di appena 3-4 anni. Alla trasmissione Prime Time di RTE un portavoce dell’associazione Limerick Animal Welfare ha dichiarato: “Crediamo che ogni anno vengano soppressi circa 10.000 greyhound. Abbiamo raccolto anche molte prove che dimostrano come vengano uccisi sparando loro in testa, affogandoli, mutilandoli alle orecchie (per evitare che venga rintracciato il proprietario attraverso il tatuaggio) e brutalizzandoli”. Durante un’intervista a radio 96FM di Cork un ex presidente dell’IGB ha detto che ritiene che sia “assolutamente normale” uccidere migliaia di cani e che non può esistere il greyhound racing senza l’eutanasia. 2. INFORTUNI MORTALI I greyhound subiscono infortuni dolorosi ogni volta che scivolano o cadono in pista: è molto penoso assistere a greyhound contorcersi dal dolore e piangere quando hanno un incidente durante una corsa. Ogni anno nei cinodromi irlandesi vengono soppressi centinaia di cani infortunati. Le ferite riportate potrebbero essere curate, ma siccome è costoso ed è meno probabile che i cani tornino a vincere dopo esser guariti, vengono piuttosto uccisi. Non viene mostrata nessuna pietà perché quel che conta è solo il guadagno.
3. MALTRATTAMENTI Alcuni greyhound vengono mutilati: tra le vittime c’è un greyhound fortemente deperito gettato come fosse spazzatura a Tipperary, con le orecchie bruciate per rimuovere i tatuaggi che avrebbero potuto aiutare a risalire al responsabile, e la punta della coda mozzata. Secondo gli addetti ai lavori dell’industria citati in una relazione dell’Irish Sun, il caso di questo cane rappresenta solo “la punta dell’iceberg” e non un incidente isolato. Hanno aggiunto anche che: “questo tipo di maltrattamenti capitano sempre. È il lato oscuro del racing”.
4. ESPORTAZIONI DI CANI I greyhound irlandesi vengono inviati all’estero verso paesi privi o quasi di leggi sulla tutela animale: finiscono a Macao dove vengono tenuti in gabbie di cemento e uccisi appena smettono di vincere, in Cina dove possono essere venduti per il commercio della carne di cane e finire bolliti vivi, in Spagna dove vengono impiccati agli alberi o gettati nei pozzi, e in Pakistan dove muoiono per il caldo eccessivo. Il governo irlandese si è vergognosamente rifiutato di vietare l’esportazione dei cani verso questi paesi.
5. IL DOPING ILLEGALE I greyhound vengono drogati illegalmente per farli correre più veloce o rallentarli, così da influire sull’esito delle gare e aumentare il montepremi in palio. Ecco perché molti hanno smesso di scommettere sulle corse coi greyhound. La relazione Morris, commissionata dall’IGB stesso, ha riconosciuto che il doping è un problema grave. Una Commissione del Ministero dell’Agricoltura afferma che: “l’uso di sostanze illegali nel racing irlandese è preoccupante”. Tra le droghe usate c’è lo stanozolol, la cocaina e il viagra che ovviamente causano gravi sofferenze ai cani.
6. IL BATTESIMO DI SANGUE I greyhound non sono gli unici animali a soffrire: la pratica illegale del cosiddetto “battesimo di sangue” prevede l’uso di lepri vive, conigli, gatti e altri piccolo animali per addestrarli in modo violento e crudele, istigando il loro istinto predatorio, per altro innato nei cani da caccia. Un giornalista dell’Irish Independent ha scritto: “la verità è che il greyhound racing non esisterebbe più senza il battesimo di sangue. Ne consegue che, con una popolazione costante di quasi 30000 greyhound, questa pratica debba essere molto diffusa. Non aspettatevi però un’ammissione della sua esistenza da parte del Bord na gCon.“
Irish Council Against Blood Sports – lavora per porre fine ai maltrattamenti in Irlanda PO
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© Riproduzione riservata Fonte:6 reasons to say NO to greyhound racingPlease download, print and distribute our new leaflet outside greyhound tracks…
تم نشره بواسطة Ban Bloodsports في 16 يونيو، 2017
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