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La forza positiva del santuario di LAW: il racconto del lavoro di Marion Fitzgibbon a favore degli animali. 

“Il giornale Limerick Leader ha dedicato a Marion Fitzgibbon, fondatrice e direttrice del rifugio Limerick Animal Welfare, con cui collaboriamo dal 2012, un articolo dal titolo eloquente: “Force of LAW for good: Limerick woman Marion Fitzgibbon’s work for animals chronicled“, cioè “La forza positiva di LAW: il racconto del lavoro di Marion Fitzgibbon a favore degli animali“.

Marion Fitzgibbon, donna coraggiosa, lungimirante, instancabile lavoratrice, ha dedicato tutta la sua vita alla difesa e salvataggio degli animali in Irlanda. E’ una delle esponenti storiche dell’antiracing in Irlanda, battendosi dagli anni 80 per salvare i greyhound e i lurcher, denunciare la crudeltà del greyhound racing, promuovere una cultura di condanna civile, ottenere leggi di tutela e di riconoscimento dei levrieri come animali d’affezione e far punire i reati commessi.

Ho conosciuto Marion nel lontano giugno del 2012 quando ho iniziato il mio impegno antiracing e nel salvataggio e adozione dei levrieri dal mondo delle corse commerciale e della caccia. E’ stato l’inizio di una alleanza di lavoro e di intenti, che è cresciuta negli anni e dura tutt’ora ed è stato l’inizio di un rapporto di stima e di amicizia reciproca.

Laura Schenone ha dedicato all’opera straordinaria di Marion un libro dal titolo The Dogs of Avalon. Assolutamente da leggere.

Stefania Traini presidente Pet levrieri

Di seguito la traduzione dell’articolo del Limerick Leader

La forza positiva di LAW: il racconto del lavoro di Marion Fitzgibbon a favore degli animali Di Maria Flannery 11 Ottobre 2017

È il 1993 e Marion Fitzgibbon, abitante di Limerick, è al telefono in un corridoio dell’ospedale quando riceve una chiamata che le avrebbe cambiato la vita.

La presidente della Protezione Animali (ISPCA) Marion Webb riferisce alla sua vice Fitzgibbon, all’epoca malata di cancro, che si trasferirà in Scozia. “E’ il tuo momento” le dice, “e tu guarirai”.

Pochi giorni dopo quella telefonata, la Webb arriva all’ospedale con delle cartelle: raccolte fondi, budget, proiezioni finanziarie, leggi ed una cartella sulla “situazione dei greyhound”.

Questo non è stato l’inizio del lavoro della nostra concittadina in questo ambito, ma rappresenta un momento di svolta nella sua vita.

Marion Fitzgibbon è conosciuta in tutta l’Irlanda per la sua incrollabile dedizione nell’aiutare gli animali. Attualmente lavora alacremente guidando la Limerick Animal Welfare (LAW), ma molta della sua storia è raccontata in un nuovo libro scritto dall’autrice americana Laura Schenone.

I Cani di Avalon traccia la storia dietro alla piccolo rete internazionale di attivisti appassionati di animali, e della loro “lotta per la giustizia” a favore dei cani e di tutti gli animali.

La Schenone racconta diverse storie locali di ingiustizie su animali, tra cui l’incontro di Marion con Stafford Taylor, l’uomo di Castlemahon che all’inizio degli anni ’90 deteneva nel suo giardino di casa tigri, babbuini e un orso nero canadese.

Marion, da presidente dell’ISPCA, ricorda di aver bussato alla porta di Taylor e di aver visto gli animali esotici nel suo giardino. E di come si fosse recata subito al più vicino stabilimento per la lavorazione della carne per riempirne l’auto con una scorta sufficiente per una settimana, dopo aver fatto un accorato appello per salvare le tigri, una delle quali venne descritta “magra come un chiodo”.

Quando tentò di nutrire l’orsa proveniente da un circo, canticchiando una canzone, l’animale estremamente schivo sollevò le zampe anteriori mettendosi a ballare in circolo, come era stata addestrata a fare nella sua vita precedente, prima di rintanarsi timidamente in un angolo.

Prima d’ora la Protezione Animali non si era mai occupata di animali esotici o selvatici. Tuttavia, sotto la guida della Fitzgibbon, iniziò un percorso per cercare di trovare una casa a questi animali.

Il libro racconta che tante persone a Limerick e nel resto d’Irlanda ricordano ancora questa storia diffusa dai notiziari dell’epoca. Stafford Taylor, anch’esso amante degli animali che probabilmente aveva salvato da morte certa quelle tigri ormai a fine carriera nel circo, collaborò con l’ISPCA quando venne accusato di maltrattamenti, a causa delle condizioni inadeguate in cui deteneva a casa sua questi animali esotici, in strutture improvvisate.

Ma molto dell’instancabile lavoro di Marion è dedicato al salvataggio dei greyhound, che spesso incontrano la morte a soli tre o quattro anni, non appena termina la loro carriera da racer. Ha contribuito alla fondazione di Avalon, il rifugio per levrieri a Galway, da cui è stato tratto il titolo del libro.

L’Irlanda alleva così tanti greyhound per l’industria del racing locale, e nel corso degli anni molti sono stati esportati anche in Cina, dove devono sopravvivere in condizioni orribili e spesso vengono uccisi se le loro performance non sono all’altezza delle aspettative. Anche in Irlanda i greyhound sono maltrattati abitualmente, abbandonati o uccisi quando non servono più all’industria.

Uno dei più recenti progetti di adozione internazionale promossi da Marion prevedeva l’invio di tre greyhound e due lurcher in Italia. Era il 2012 e Marion all’epoca dichiarò al Limerick Leader di esser stata contattata dall’associazione italiana SOS Levrieri (ora Pet levrieri, ndt) tramite UK Greyhound Compassion. Da allora è iniziata una collaborazione con Pet levrieri che dura tuttora  e che permette di salvare e trovare casa in Italia a circa un centinaio di greyhound e lurcher all’anno (ndr).

limerickleader.ie/news/news/109477/Rescued-Limerick-greyhounds-living

Alcuni di loro erano malnutriti, e avevano delle piaghe alle zampe a causa delle pessime condizioni in cui erano tenuti fino a quel momento dai loro proprietari, prima di essere adottati da famiglie italiane.

Al loro arrivo in Brianza, vicino a Milano, i cinque cani vennero accolti con una cerimonia, presenziata da un ex ministro del governo. La storia ebbe molto seguito sui giornali italiani e in televisione.

L’interesse di Laura Schenone, originaria del New Jersey, verso questo tema nacque quando adottò un cane di nome Lily proveniente dall’Irlanda, un’adozione organizzata da Marion, un’altra dimostrazione del lavoro accurato svolto da questa sostenitrice degli animali, che la Schenone descrive ne The Dogs of Avalon come “un talento naturale”.

Sono rimasta colpita da come parlava degli animali, come se fossero importanti quanto le persone” ha detto la Schenone.

La storia della battaglia della Fitzgibbon per salvare gli animali che subiscono maltrattamenti è stata descritta come una cronaca in continua evoluzione. I Cani di Avalon è già disponibile su O’Mahony e in libreria. Articolo originale:

www.limerickleader.ie/news/home/275476/force-of-law-for-good-limerick-woman-marion-fitzgibbon-s-work-for-animalschronicled  

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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