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Ottima notizia – Nessun casinò al posto del Multnomah Greyhound Park, che verrà demolito.

Confermata la notizia che l’ex cinodromo Multnomah Greyhound Park a Wood Village verrà demolito e non verrà eretto al suo posto un casinò. Le operazioni dovrebbero iniziare in questi giorni. Con molta probabilità l’area verrà destinata a progetti residenziali.

Il cinodromo che ha ospitato dal 1957, sotto vari nomi, numerose gare di dog racing fino a che, nel 2004, i proprietari decisero di non rinnovare il contratto di affitto, segnando di fatto la fine del greyhound racing sia là che nel resto dell’Oregon. Nel 2010 e 2012 sono fallite le proposte di legge per autorizzare l’apertura di un casinò commerciale sul terreno su cui sorge il cinodromo. Le tribù Grand Ronde si sono fermamente opposti al fatto che il sito venisse usato per casinò e gioco d’azzardo, temendo la concorrenza con il loro Polk County casinò. I Grand Ronde avrebbero pagato circa $ 10 milioni per il cinodromo. 

Molto bene! Pubblichiamo la traduzione in italiano dell’articolo del World Casinò News che ne ha dato la notizia. Le Tribù Grand Ronde inizieranno la demolizione del Multnomah Greyhound Park, ma nessun casinò sorgerà al suo posto Di Lars Jones 13 aprile 2016 Lo scorso ottobre le Tribù Confederate di Grand Ronde hanno acquistato l’ex cinodromo Multnomah Greyhound Park a Wood Village, in Oregon, e la demolizione dovrebbe iniziare questa settimana, secondo un comunicato stampa rilasciato dai funzionari tribali. Nonostante l’annuncio lo scorso anno della vendita del cinodromo avesse provocato un sacco di speculazioni sull’intenzione della tribù di aprire un secondo casinò in aggiunta al loro Spirit Mountain Casino, è molto improbabile che ciò avvenga a causa della convinzione diffusa dell’esistenza di una legge che dichiarerebbe “una tribù, un casinò”.

La tribù è coinvolta in procedimenti giudiziari intesi a fermare la Tribù Cowlitz di Washington dal completare e inaugurare un nuovo casinò vicino a La Center, e la mossa di acquistare il cinodromo situato nell’area metropolitana di Portland era stato visto come un escamotage della confederazione per mantenere il controllo del proficuo mercato di Portland, dove vivono di più di 2.250.000 persone. La Center si trova a circa 30 miglia a nord di Portland.

I Grand Ronde avrebbero pagato circa $ 10 milioni per il cinodromo che ha ospitato dal 1957, sotto vari nomi, numerose gare di dog racing fino a che, nel 2004, i proprietari decisero di non rinnovare il contratto di affitto, segnando di fatto la fine del greyhound racing sia là che nel resto dell’Oregon. Nel 2010 e 2012 sono fallite le proposte di legge per autorizzare l’apertura di un casinò commerciale sul terreno su cui sorge il cinodromo. I Grand Ronde si sono fermamente opposti al fatto che il sito venisse usato per casinò e gioco d’azzardo, temendo la concorrenza con il loro Polk County casinò. Lo Spirit Mountain è il più grande casinò dell’Oregon e attira clienti non solo dal mercato di Portland, ma anche da Salem.

Il 3 marzo 2016 la città di Vancouver, nella Contea di Clark, un gruppo di società con interessi nelle sale da gioco di La Center ed i Grand Ronde hanno richiesto un’ingiunzione per evitare che i Cowlitz continuassero a costruire il loro casinò fino al processo. Non fu emessa alcuna ingiunzione affrettata e la tribù continuò con la costruzione, nonostante la richiesta di sospendere i lavori da parte della contea e le minacce di arresto nel territorio della riserva se i lavori stradali fossero continuati.

Alla fine di questa settimana la Konell Construction and Demolition Corp. di Sandy, in Oregon, inizierà i lavori di smantellamento della struttura, in accordo con le direttive dell’EPA (Enviromental Protection Agency, Agenzia per la Tutela Ambientale) per quanto riguarda la decontaminazione da amianto e piombo. Entro due mesi i mezzi pesanti dovrebbero entrare in azione per la demolizione e il risanamento, e il lavoro dovrebbe essere ultimato entro la metà di agosto.

La tribù ha dichiarato di “aver adocchiato la proprietà con l’intenzione di diversificare le proprie opportunità economiche in Oregon, e per aiutare lo sviluppo di attività nella città di Wood Village”. Ad ottobre la tribù non aveva escluso la possibilità di erigere un casinò sul terreno, ma aveva anche detto di tenere in considerazione l’idea di sfruttarlo per trasformarlo in una zona residenziale con abitazioni e spazi commerciali. Questo articolo è stato aggiornato per rimuovere un’affermazione che faceva riferimento ad una presunta legge in vigore in Oregon che limiterebbe il diritto di gestione del gioco d’azzardo delle nove tribù dello stato ad un singolo casinò. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che, nonostante alcune tribù abbiano questa clausola nei loro contratti di licenza del gioco d’azzardo, non siamo riusciti a trovare alcuna legge in merito. Di fatto almeno due tribù in passato hanno aperto più di un casinò, uno di Classe III (operante nell’ambito del contratto tribale statale) ed uno di Classe II, i cui casinò non devono rispettare alcun contratto. @Petlevrieri

Grand Ronde Tribe to begin demolition of Multnomah Greyhound Park, no casino likely

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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