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Il mistero dei 1.000 greyhound ritirati dalle corse e poi scomparsi nel nulla

L’articolo de The Independent, di cui pubblichiamo la traduzione, è stato pubblicato nel 2014. Sono trascorsi 4 anni ed è tuttora ahimè attuale! Il mistero dei 1000 greyhound ritirati dalle corse e poi scomparsi nel nulla- Una nuova indagine afferma che l’auto regolamentazione non funziona Di Rosamund Urwin 25/10/2014

Un’importante associazione animalista afferma che ogni anno un greyhound su otto “scompare” al termine della propria carriera da racer, con alcuni cani venduti per la ricerca e la dissezione.

La League Against Cruel Sports (LACS) ha stimato che circa 1000 degli 8000 greyhound ritirati dalle corse ogni anno non vengono dati in adozione, scomparendo così nel nulla.

Nonostante l’ente corse che amministra l’industria del racing, il Greyhound Board of Great Britain (GBGB), richieda ai proprietari di registrare i cani ritirati dalle corse e di fornire informazioni sul destino riservato ad ognuno di essi, non c’è l’obbligo di presentare alcuna prova a dimostrazione che i cani sono effettivamente stati affidati ad una nuova famiglia. Alcuni cani indesiderati tornano in Irlanda, paese in cui la maggioranza di loro è stata allevata.

Una relazione che verrà pubblicata questa settimana rivela come alcuni dei greyhound indesiderati siano stati venduti ad un’università dove sarebbero stati uccisi e utilizzati per insegnare anatomia agli studenti di veterinaria.

Secondo l’indagine svolta da LACS e GREY2K USA, un’associazione americana di tutela dei greyhound, la University College di Dublino avrebbe ammesso di aver acquistato lo scorso anno 33 cani.

La maggior parte degli ex racer sono stati dati in adozione dal Retired Greyhound Trust, che in parte è finanziato dall’industria e da enti di beneficenza privati, oppure direttamente dai proprietari e addestratori.

Tuttavia, mentre il GBGB ha dichiarato che l’industria “si adopera per garantire che nessun greyhound venga soppresso inutilmente al termine della carriera da racer”, il loro modulo per ritirare dalle corse i cani include la categoria “infortunio non curato a causa dei costi elevati” come ragione per sopprimere gli animali.

La relazione solleva anche forti preoccupazioni sul problema della sovrapproduzione di cani, in quanto alcuni cuccioli non arriveranno mai a correre in pista perché non abbastanza veloci o competitivi nell’inseguire la lepre meccanica.

L’associazione consegnerà la sua inchiesta martedì alla Camera dei Comuni e chiederà un’indagine accurata dell’industria, oltre alla tracciatura dei cani dalla nascita alla morte.

Pubblicheremo questa relazione in quanto l’auto regolamentazione dell’industria non ha funzionato” ha detto Michael Stephenson, responsabile delle campagne della LACS.

Hanno avuto la loro opportunità ed hanno fallito. Crediamo che l’industria abbia bisogno di un’indagine accurata. Le persone sono totalmente all’oscuro di quello che succede dietro le scene, si tratta di un’industria avvolta dalla massima segretezza”.

Nel 2006 è scoppiato uno scandalo a livello nazionale per il trattamento riservato ai greyhound da corsa, dopo che il Sunday Times aveva riferito di come più di 10.000 greyhound sani fossero stati uccisi e seppelliti in una fossa comune nella Contea di Durham per oltre 15 anni.

Questo portò a due richieste: da una parte il Gruppo Parlamentare Associato per il Benessere Animale (che riuniva tutti i partiti) che chiese un’autorità di regolamentazione indipendente, e dall’altra l’industria del racing guidata da Lord Donoughue di Ashton. Il governo accettò il punto di vista di Lord Donoughue secondo cui l’industria era in grado di auto regolamentarsi da sola.

Lord Donoughue ha dichiarato all’Independent on Sunday che le condizioni di vita dei greyhound sono migliorate dal 2006. “Si sarebbe potuto fare di più, ma con l’industria in difficoltà sono comunque stati fatti dei progressi” ha spiegato. Nonostante l’industria del greyhound racing sia in declino, nel Regno Unito ci sono ancora 33 cinodromi attivi, di cui 24 sono regolamentati dal GBGB. Esistono poi altri 9 cinodromi indipendenti non autorizzati dal GBGB, quindi non obbligati a rispettare le stesse regole.

Lo scorso anno (2013 n.d.t.) in Gran Bretagna sono stati registrati per gareggiare 7520 greyhound, di cui 6203 allevati in Irlanda.

La LACS è preoccupata anche delle condizioni in cui sono tenuti alcuni greyhound durante la loro carriera da racer. Molti sono detenuti in kennel fuori dai cinodromi ed escono all’aperto solo per brevi periodi.

All’inizio di questo mese un addestratore ed un cinodromo sono stati multati dal GBGB per non aver evitato la morte di un cane. Lo scorso anno il greyhound Harry’s Queen è morto al cinodromo di Henlow per un sospetto colpo di calore. All’udienza risultò che il flusso d’aria nei kennel era irregolare e che un condotto metallico scoperto e bollente ne avrebbe aumentato la temperatura interna. Henlow è stato sanzionato con una multa di £ 5000, mentre l’addestratore, Hazel Kemp, ha dovuto pagare £ 500.

Un portavoce del GBGB ha dichiarato: “Nessun greyhound registrato scompare nel nulla. Tuttavia non rendiamo pubblici tutti i dati relativi ad essi”. Ha poi aggiunto che “i cani non competitivi” sono rari e che “di solito vengono individuati prima della registrazione alle gare”, il che significa che non sono sotto la responsabilità del GBGB.

Difendendo l’auto regolamentazione, un portavoce ha detto che il GBGB starebbe collaborando con associazioni di tutela animale come il Dog’s Trust e la Protezione Animali (RSPCA) per “migliorare gli standard di vita degli animali”.

Traduzione @Petlevrieri Articolo originale: https://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/the-mystery-of-the-1000-greyhounds-who-retire-and-then-vanish

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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