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Jack è stato per me un amico e un fratello. Grazie Jack.

Oggi 8 novembre 2017 Jack avrebbe compiuto 12 anni, 8 dei quali trascorsi ad essere sfruttato nel coursing, ma 4 spesi meravigliosamente a vivere come cane finalmente amato e rispettato, un cane felice.

Per un levriero nato in Irlanda, questo è il paradiso, è avere gustato l’eternità.

Jack era un grey che ci aveva conquistato fin dal primo istante che lo incontrammo al rifugio in Irlanda. Un grey con una straordinaria voglia di vivere e di farsi amare, nonostante i suoi 8 anni, trascorsi ad essere sfruttato nel coursing, ma anche con la rassegnazione di chi non si aspettava chissà cosa dalla vita e si sentiva   già fortunato ad essere sopravvissuto e poter vivere in un rifugio, non più maltrattato, ma accudito e con la possibilità di giocare con gli altri cani e di fare delle passeggiate con umani amichevole. Decidemmo di portarlo in Italia, di trovargli in Italia una famiglia speciale, che gli facesse scoprire cosa significa essere amato e rispettato. E’ così è stato. Jack è arrivato in Italia l’8 marzo 2014. Lì è iniziata la sua amicizia per la vita con Marco Zambonini, che lo ha scelto, lo ha amato, l’ha fatto sentire unico e speciale dal primo istante. Jack è volato sul ponte dell’arcobaleno il 28 luglio scorso.

Così lo ricorda Marco:

Durante il Cammino di Santiago ho avuto parecchio tempo per riflettere, per pensare a cose belle, brutte, al passato e anche al futuro. Forse, anche se ormai sono passati due mesi dalla scomparsa di Jack, solo in questi momenti di “solitudine” mi sono davvero reso conto di aver perso non il mio cane, ma un amico, un fratello. Jack era il mio “caricabatterie”, era in grado di farmi sorridere anche nei momenti peggiori.

Ora non c’è più e la casa, nonostante la presenza di altri due cani, è tremendamente vuota. Lui era diverso da tutti, era un concentrato di allegria e buonumore altamente contagiosi.

Purtroppo, nonostante fisicamente fosse una roccia, all’improvviso si è ammalato e questo male se lo è portato via.

Lo abbiamo assistito cercando di fargli trascorrere al meglio le ultime settimane di vita, prima in clinica poi con grande forza d’animo, a casa facendogli noi stessi flebo 3 volte al giorno.

Ad un certo punto però ci siamo dovuti arrendere. Non era il caso di andare oltre e lui, consapevole di questo, ha accolto la nostra decisione con serenità, con il sorriso, quasi a volerci ringraziare a rincuorare perché sapeva che il possibile era stato fatto e quello era il suo momento.

Così siamo arrivati al 28 luglio scorso. Io e Samanta abbiamo preso un giorno di ferie e a pranzo lo abbiamo portato al Mc Donald’s comprandogli un Happy Meal fra la curiosità di tutti gli altri clienti. Glie lo avevo promesso.

La sera si è coricato e ha aspettato il veterinario insieme a noi. Poi si è addormentato regalandoci il suo ultimo sorriso.

Durante il cammino ho scritto questo su un foglio:

 “Abbiamo lottato insieme, ce l‘abbiamo messa tutta, ma il momento è arrivato.

Te ne sei andato con il sorriso, quel sorriso che da quell’8 marzo mai ti ha abbandonato, fra le braccia mie e quelle della tua mamma Samanta, ma stretto nell’affetto di tutta la famiglia e di tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di conoscerti e ti hanno voluto bene quasi fossi il loro compagno. Perché tu eri questo. Eri il mio Jack, ma l’amico di tutti.

Sei arrivato in silenzio, in punta di piedi, chissà da quale altra vita, ma è bastato un attimo per fare esplodere tutta la carica positiva che ti portavi dentro e senza nemmeno accorgercene siamo diventati inseparabili, una cosa sola e hai conquistato ogni persona che ha incrociato il tuo sguardo.

Forse non troverò mai le parole per ringraziarti per tutto quello che hai dato, posso solo sperare di essere riuscito a farti stare bene, a farti sentire amato, a farti sentire importante.

Ora sei lassù e chissà quanti amici avrai già trovato con cui correre, giocare e fare il matto, come tuo solito. Ogni tanto però mi raccomando, dai uno sguardo alla tua casa e strizza l’occhio alla tua famiglia perché noi siamo sempre qui a guardarti ogni sera e a dedicarti un pensiero, con la certezza che un giorno ci rincontreremo”.

Grazie Jack. Tuo Marco

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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