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Albano Martins replica punto per punto alle dichiarazioni di Angela Leong sul Macau Times

Albano Martins, presidente di Anima Macau, replica sul Macau Times punto per punto alle dichiarazioni di Angela Leong, amministratore del Macau (Yat Yuen) Canidrome Co. Ltd. (MYC), la società che gestisce il Canidrome, tra cui l’affermazione da  lei fatta che “i levrieri sono nati per correre e per servire gli umani“.

Di seguito la traduzione in italiano dell’articolo.

Diritti animali | Si aggrava la disputa sui greyhound tra Angela Leong e Anima

Di Daniel Beitler venerdì 27 ottobre 2017

Albano Martins, un importante attivista per i diritti animali ha definito “assurdi” i commenti rilasciati la scorsa settimana dall’amministratrice dello (Yat Yuen) Canidrome di Macau, Angela Leong, aggiungendo che danneggeranno la sua reputazione di legislatrice. L’incidente giunge dopo la già profonda crisi in cui versa la struttura, fin dalla sua annunciata chiusura prevista per il prossimo anno.

Il presidente dell’associazione animalista Anima (Macau), Albano Martins, ha risposto al suggerimento dato dalla Leong dicendo che la sua associazione ha un ulteriore motivo nel voler adottare i greyhound detenuti nel cinodromo.

La Leong, avvocato di lungo corso di Macao e moglie del magnate del gioco d’azzardo Stanley Ho, si è chiesta perché Anima fosse così insistente nel volersi assumere la responsabilità dei greyhound una volta chiuso il Canidrome a luglio 2018, insinuando che l’associazione avrebbe un altro motivo non dichiarato, senza però specificare quale.

Mercoledì, parlando al Times, Martins ha negato l’accusa implicita, sottolineando il fatto che “non c’è alcun guadagno nel programma di adozioni” e ha esortato la Leong ad essere “più chiara su ciò che intendeva dire”.

Il ruolo di Anima nel portare alla luce la verità sul trattamento riservato ai greyhound negli ultimi anni ha legato indissolubilmente l’associazione alla controversa chiusura del Canidrome.

Il gruppo è salito agli onori delle cronache nella comunità internazionale attiva per garantire il benessere animale dopo anni di proteste per i maltrattamenti subiti quotidianamente dagli animali presenti nel cinodromo. Il suo ruolo nell’organizzare manifestazioni di livello internazionale, nel bloccare l’importazione di nuovi cani e incoraggiare le compagnie aeree a boicottare il loro trasporto, la pone al centro della coalizione anti-Canidrome.

Anima ha chiesto che il Canidrome rinunci alla proprietà dei greyhound e li affidi alle cure dell’associazione che sta già prendendo accordi per le adozioni dei cani.

Il Canidrome non ha accettato la proposta, sostenendo di non essere proprietario degli animali presenti nella struttura, che apparterrebbero ad investitori privati.

Ma Martins sostiene che il Canidrome sarebbe proprietario del maggior numero di greyhound, possedendone direttamente circa 350 su 567.

Inoltre poiché “il Canidrome non permette che i cani lascino la struttura, quando un proprietario non li vuole più, i proprietari li restituiscono al Canidrome” ha aggiunto. Quest’obbligo contrattuale comporta che i gestori del Canidrome siano di fatto proprietari di tutti i greyhound detenuti nella struttura.

In seguito la Leong ha annunciato un piano per fondare una nuova associazione animalista chiamata Macau General Association for Animal Protection che si occuperà di contattare i vari proprietari per stabilire il destino dei loro cani.

Ma Martins ha detto che ciò che li aspetta non è certo una vecchiaia serena in Australia o Nuova Zelanda. Infatti sospetta che la nuova associazione fondata dalla Leong serva solo come copertura per rivendere gli animali in altri luoghi dove saranno sottoposti a condizioni di vita simili se non addirittura peggiori, come in Vietnam, Pakistan o la Cina continentale. Ha concluso dicendo che una volta che i cani sono entrati “nel sistema” non c’è modo di sapere a chi vengono venduti.

La sua preoccupazione è giustificata, ha detto, anche a causa di un altro recente commento rilasciato dall’avvocato. Riportato per primo dal Jornal Tribuna de Macau, questa settimana la Leong avrebbe detto che “I greyhound sono nati per correre. Così come alcune persone nascono povere ed altre ricche, i greyhound sono animali destinati a servire gli umani”.

Come può la gente credere che troverà una casa adeguata (per i greyhound) quando fa commenti di questo tipo come “i greyhound sono animali destinati a servire gli umani”? si chiede Martins. “Come ci si può fidare di qualcuno capace di dire queste cose nel creare un’associazione che tuteli gli animali?

La dichiarazione piuttosto controversa della Leong arriva circa un anno dopo l’attuazione della Legge sulla Protezione Animali a Macao. Gli ultimi dati pubblicati dal Civic and Municipal Affairs Bureau sul numero dei cani soppressi dall’entrata in vigore della legge mostrano un calo del 40%, e circa il 75% delle infrazioni riscontrate riguardano irregolarità su autorizzazioni e licenze, piuttosto che maltrattamenti fisici o psicologici ad animali.

Martins ha detto che i commenti della Leong non saranno apprezzati dall’opinione pubblica di Macao che è sempre più preoccupata del benessere degli animali. “Il suo punto di vista non è condiviso dalla gente” ha detto l’attivista per i diritti animali. “Ciò che traspare è la sua convinzione che i cani si trovino lì solo per essere sfruttati. (…) Penso che avrà un grosso impatto su di lei in futuro poiché molte persone ritengono le sue parole assurde”.

@Petlevrieri Articolo originale: http://macaudailytimes.com.mo/animal-rights-greyhound-spat-angela-leong-anima-worsens.html

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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