SCMP: Battaglia finale per salvare i greyhound sfruttati di Macau.
Il South China Morning Post ha dedicato un articolo alla campagna internazionale “Save The Macau Greyhounds” uscito il 23 luglio a firma di Raquel Carvalho.
Battaglia finale per salvare i greyhound sfruttati di Macau
Associazioni animaliste internazionali hanno unito le forze per cercare di trovare una nuova casa ai 650 cani detenuti nel Canidrome di Macau che verrà chiuso a luglio del prossimo anno.
PUBBLICATO : domenica 23/07/2017, 9:02am AGGIORNATO : lunedì 24/07/2017, 12:02pm Di Raquel Carvalho
Alcune associazioni per la tutela dei diritti animali stanno combattendo la battaglia finale per salvare i 650 greyhound di Macau e trovare loro una nuova casa dopo la chiusura del controverso cinodromo cittadino prevista per luglio 2018.
Questa settimana è stata lanciata una campagna internazionale, che coinvolge l’associazione Anima di Macao e due associazioni per i diritti animali in America e Italia, GREY2K USA Worldwide e Pet levrieri, per chiedere l’adozione dei cani che attualmente vengono sfruttati per profitto.
“La nostra paura è che, se non riusciamo a salvarli, questi animali possano venire spediti in Cina, dove vengono organizzate corse private, o in Vietnam per correre in cinodromi illegali” ha dichiarato Albano Martins, presidente di Anima. “Sicuramente verrebbero sfruttati per alimentare il mercato delle scommesse illegali”.
Il Canidrome di Macao, conosciuto anche come Yat Yuen, ha tra i suoi amministratori Angela Leong On-Kei, avvocato e quarta moglie del magnate del gioco d’azzardo Stanley Ho Hung-Sun. In passato ha affrontato pesanti critiche da parte della comunità internazionale per l’accusa di aver permesso l’uccisione di centinaia di cani che non vincevano abbastanza.
In seguito alla crescente pressione da parte dell’opinione pubblica che chiedeva di porre fine alla corse e utilizzare in altro modo il suolo dell’ex colonia portoghese, il governo locale ha annunciato che la licenza concessa alla struttura non verrà più rinnovata alla scadenza a luglio 2018.
Anima sta ancora chiedendo alla gestione del cinodromo il permesso di prendersi cura dei cani una volta sospese le gare. “Stiamo cercando di avvantaggiarci, perché si tratta di un numero elevato di cani, e una volta che riceveremo il via libera dobbiamo essere pronti a trovare loro una casa nel più breve tempo possibile” ha detto.
Martins ha aggiunto che diverse organizzazioni benefiche internazionali e privati hanno già mostrato interesse nel voler adottare 254 greyhound, soprattutto nel Regno Unito, Italia, Francia, Portogallo e Canada. Anche sette residenti di Hong Kong si sono già iscritti al programma di adozione.
Kathleen Trainor, una donna d’affari residente ad Hong Kong da 22 anni, è stata una delle prime persone ad interessarsi ad ospitare uno dei cani. Proprietaria orgogliosa di un greyhound di 9 anni, e già proprietaria di altri tre in passato, ha contattato Anima dopo aver letto la notizia che il cinodromo di Macau sarebbe stato chiuso.
“Sarebbe una vergogna non salvare quanti più animali possibile, sono dei compagni di vita fantastici” ha detto. “Sono così dolci e tranquilli. Fantastici con i bambini. Sono perfetti per lo stile di vita di Hong Kong” ha aggiunto.
“Una volta smesso di gareggiare, non hanno bisogno di fare molto esercizio fisico, adorano sonnecchiare sul divano, amano stare con le persone in casa e non abbaiano” ha dichiarato. “Inoltre è molto facile prendersene cura. Non hanno bisogno di toelettatura” ha concluso.
Martins ha dichiarato che i greyhound verranno inviati solo in paesi dove esistono leggi vigenti sulla tutela animale.
Prima che il gruppo di cani venga rilasciato dal Canidrome, due greyhound infortunati, i primi consegnati dal governo ad Anima il 14 luglio, a settembre viaggeranno fino in Francia e Regno Unito per essere adottati da due leader di associazioni animaliste.
Prima ancora di trovare una casa ai cani sopravvissuti, Martins ha detto che Anima ha studiato diverse soluzioni per ridurre i costi di trasporto dei cani da Macau alle varie destinazioni finali.
Secondo Martins attualmente nel Canidrome ci sono 650 greyhound, 50 dei quali risultano “inattivi”, cioè non corrono più a causa di infortuni o scarse prestazioni nelle ultime gare disputate.
Il cinodromo organizza 12 corse al giorno, tre giorni a settimana. Ogni corsa coinvolge 6 cani.
Il presidente di Anima ha stimato che lo scorso anno circa 70 cani sarebbero morti o stati soppressi a causa di incidenti, malattie o prestazioni deludenti in gara.
Nel luglio 2016 a Macau è stata approvata una legge sulla tutela animale, entrata in vigore in settembre, che ha portato ad una riduzione del numero di gare ed ad un maggiore controllo della situazione in pista. È diventato illegale anche sopprimere i cani per eventuali rendimenti scarsi in gara.
Nel 2011 un’indagine del South China Morning Post (gillard-urged-halt-greyhound-sales-macau) rivelò che nel 2010 nel Canidrome furono uccisi 383 cani a causa della mancata vittoria in gara.
Il cinodromo, situato in una delle zone più densamente popolate di Macau, ma con scarsa affluenza di spettatori, ha aperto i battenti nel 1963.
Nonostante i ricavi in calo, nel 2015 ha guadagnato 4,8 milioni di patacas.
Il Canidrome non ha risposto alle domande del Sunday Morning Post.
L’unico cinodromo in Asia Lo (Yat Yuen) Canidrome ha aperto nel 1963 La licenza del cinodromo scade a luglio 2018. Il Canidrome attualmente ospita 650 cani che avranno bisogno di una nuova casaAdotta una amico velocissimo Il fisico particolare dei greyhound contribuisce a farli raggiungere la velocità di 18m/sec Spina dorsale flessibile Muscoli del collo allungati e ad arco Testa allungata e schiacciata Muso appuntito Zampe lunghe e possenti Petto ampio e profondo Piedi compatti con polpastrelli robusti Velocità a confronto Cane Africano selvatico 72km/h Coyote 70km/h Greyhound 64 km/h
La vita dopo le gare Un animale da compagnia adorabile, gentile e pacato che può adattarsi a quasi ogni casa e famiglia. Aspettativa di vita: da 12 ai 14 anni I greyhound raggiungono presto l’apice della loro prestanza fisica e agonistica, ma vivono in media altri 6/8 anni dopo il termine della carriera da racer. Purtroppo proprietari e gestori di cinodromi senza scrupoli spesso si sbarazzano di loro quando non raggiungono più le prestazioni vincenti in pista.
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