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Sono un galgo il mio nome è Sophie, sono arrivata in Italia il 15 novembre 2015 e sono felice!

Ringraziamo Monica per questa bella testimonianza e soprattutto per l’amore che dona insieme alla sua famiglia, a Sophie!
Quando sono arrivata in Italia ero molto smarrita, in realtà avevo capito che qualcosa non andava qualche settimana prima. Un giorno all’improvviso mi hanno spostato in un recinto più piccolo, i miei compagni di merenda non c’erano più, in compenso ne ho trovati altri smarriti come me, anche loro spostati dai loro relativi paddock. Poi è stato il periodo delle visite mediche e della processione di umani che ci portavano a fare passeggiate e a farci conoscere altri animali. Insomma si sentiva nell’aria odore di cambiamento. È arrivato il giorno fatidico. Una bella mattina mi sono venuti a prendere, mi hanno etichettato e fatto salire su un furgone pieno di gabbie con i compagni d’avventura chiusi all’interno. Abbiamo macinato km e km, io già allora avevo paura. “Caspita dove mi portano, mi mancano gli amici, mi mancano gli umani che si sono presi cura di me!” Ogni tanto ci facevano scendere, ma io non riconoscevo niente, luoghi e odori mai sentiti. “Oh intendiamoci gli umani erano molto carini e gentili, ma io avevo paura lo stesso”. Finalmente dopo un giorno di viaggio, siamo arrivati a destinazione, o almeno lo credevo. Uno alla volta ci facevano scendere dal furgone, ci mettevano delle briglie e poi ci consegnavano a degli sconosciuti. “Mamma mia quanta gente, perché mi guardano tutti!!” Un uomo e una donna mi hanno preso in consegna, mi hanno fatto fare una passeggiata e dopo il pranzo, mi hanno invitato a salire in un piccolo veicolo. Io non volevo salire, avevo paura! “E adesso dove mi portano!!??” Ho capito di essere arrivata a destinazione dopo qualche ora. Lo ammetto ero shoccata. Prima ero contornata dalla natura, poi all’improvviso mi sono ritrovata attorniata solo da cemento, il paesaggio era monocolore tutto grigio, rumoroso e puzzolente. La chiamano città. Prima non vivevo nel lusso, ma almeno sapevo cosa aspettarmi, adesso è tutto un’incognita. Seguivo i due umani ovunque senza battere ciglio, ma in realtà ero letteralmente terrorizzata, anche loro non erano tanto tranquilli, percepivo la preoccupazione ed i loro movimenti erano impacciati. Mi hanno fatto entrare in una piccola scatola metallica, quando le porte si sono riaperte, non credevo ai miei occhi, lo scenario era totalmente diverso da come era prima di entrare nella scatola. Quando hanno aperto la porta di casa, mi sono trovata davanti due felini, uno appena mi ha visto mi ha soffiato ed è scappato a gambe levate. L’altro ha sgranato tanto d’occhi e se né andato pure lui. Ho dormito per tre giorni consecutivi, tutte le volte che mi svegliavo, mi portavano fuori casa, ma io avevo paura, una paura che mi bloccava ad ogni metro che percorrevo. Un vero e proprio incubo. Ero depressa perché non avevo più un riferimento e mi era passata la fame. Alcune volte ho fatto la pipi in casa, lo facevo di nascosto perché sapevo che non avrei dovuto, ma non avevo ancora confidenza con gli umani, inoltre sarei dovuta uscire di nuovo, preferivo rendermi invisibile. Non mi hanno mai sgridato. Gli umani mi sono sempre stati vicini, mi rassicuravano, mi trattavano gentilmente, ma io volevo tornare nel mio paddock. Li dov’ero non c’era niente di famigliare, non c’erano i miei amici. Intanto i giorni e le settimane passavano, mi hanno portato anche a scuola. Un po’ alla volta ho acquistato più sicurezza e avevo meno paura ad uscire, in compenso mi era venuto il terrore di stare sola in casa. Quando i miei genitori uscivano, non riuscivo trattenermi, li chiamavo a squarcia gola per tutto il tempo della loro assenza. Ho impiegato parecchi mesi prima di capire che non mi avrebbero più abbandonata, che quella è e sarebbe stata per sempre la mia casa il mio posto sicuro, che i miei genitori mi amano da impazzire e che io ricambio in tutti i modi. Sono un galgo il mio nome è Sophie, sono arrivata in Italia il 15 novembre 2015 e sono felice.
SOPHIE, galghetta salvata e adottata. DONA UNA VITA DI AMORE E RISPETTO AD UN LEVRIERO. ADOTTA UN LEVRIERO.

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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