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UK – Aggiornamento sui greyhound che rischiavano di finire in Pakistan

Ore: 2.00 del mattino del 21 settembre – Aggiornamento sui greyhound che rischiavano di finire in Pakistan

Gli attivisti e amici di Caged NW informano di quanto segue: “Siamo venuti a conoscenza che dei greyhound stavano per essere trasportati in Pakistan questa sera giovedì 20 ottobre. Dopo che gli attivisti di Caged Nw hanno eseguito delle indagini, abbiamo appreso che i 3 greyhound avrebbero dovuto partire con un volo dall’aeroporto di Manchester la sera stessa alle 9:30 circa. I cani viaggiavano in un taxi nero, preso a noleggio,senza alcun ritegno. ‘Ancora una volta tutto stava accadendo in totale violazione del regolamento “Welfare of Animals During Transport (WATO)” Il taxi era partito dalla zona di Preston. I grey erano stati portati alla WFS (World Freight Services) poco prima del nostro arrivo. Molti di noi poteva sentire i cani ululare, chiaramente in grave stress, sul retro della zona di reception. Abbiamo chiesto al personale di controllare i cani e ci hanno detto che i cani erano continuamente osservati dal personale. I referenti di Caged NW hanno chiesto al direttore di WFS di contattare il trainer che era responsabile per il trasporto dei cani e di negoziare con loro, altrimenti avrebbero contattato i media. La direttrice ha accettato, ma è scomparsa per un po’, e al suo ritorno ha mostrato al fondatore di Caged Nw e due testimoni una fotografia di una cassa di legno che era stata gravemente masticata e dunque lesa, e ha spiegato che uno dei cani avevano masticato la sua cassa, mentre si trovava presso la loro sede. Ha aggiunto che le casse per i greyhound non erano idonee al trasporto, ha affermato che se un cane aveva potuto masticare e ledere la cassa, avrebbero potuto masticato anche i cavi dell’aereo durante il volo e questo avrebbe potuto creare problemi di volo e addirittura rischiare di far cadere l’aereo. Per questa ragione la direttrice disse che avevano deciso di declinare il trasporto. Ci è stato detto che i cani sarebbero stati messi in quarantena e poi restituiti al proprietario, e che il management di WFS non avrebbe mai permesso a questi cani o a qualsiasi cane dello stesso proprietario di volare con loro. Abbiamo fatto ogni tentativo di accordo per riuscire ad ottenere che questi cani fossero consegnati a Greyhound Gap (Lisa, la referente, era porta a portarli via con mezzo appropriato) in modo da poterli portare via subito e metterli in salvo, ma ci è stato negato. Siamo preoccupati per il cane che ha masticatola cassa, in quanto potrebbe essere ingerito particelle di legno o di metallo. Non possiamo rivelare l’identità del trainer in questa fase, perché dobbiamo prima essere in grado di dimostrare pienamente tutti i dettagli. Grazie a tutti coloro che si sono presentati all’area Cargo per essere la voce dei greyhound. I cani non sono andati in Pakistan, il che è una notizia fantastica, come pure ancora una volta trainer che avevano intenzione di esportare i loro greyhound non ce l’hanno fatto e noi siamo costati loro denaro sonante. Se qualcuno ha ulteriori dettagli su questo caso, si prega di contattarci al numero 07508847162. Grazie”.

Fonte: https://www.facebook.com/petlevrieri/posts/1150518968365290

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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