Un inferno in terra per 85 greyhound – Prove schiaccianti raccolte da Caged NW contro la trainer Louise Eccles e suo marito
Gli amici di Cage North West, il gruppo antiracing inglese da anni in prima linea nell’attività di denuncia, informazioni e mobilitazione antiracing nel Regno Unito, hanno raccolto prove schiaccianti sui reati di maltrattamento perpetrati dal canile Rough Cottage, di proprietà Louise Eccles, trainer di greyhound presso il cinodromo di Perry Barr, e il marito Rod Eccles.
Questo canile era stato approvato dalla GBGB, l’ente corse inglese che ha il compito e l’autorità di gestire e regolamentare il business delle corse in UK. La GBGB aveva concesso licenza a questo canile, un vero e propri lager per i greyhound, e nelle ispezioni lo aveva valutato rispettoso degli standard di benessere e sicurezza previsti.
Vi paiono conformi al benessere questi kennel?!
Riportiamo di seguito il resoconto dell’investigazione da loro effettuata. Da leggere e far conoscere.
Louise Eccles and Husband Rod Eccles, proprietari del Rough Cottage Greyhound Racing Kennels
Questo è Rocket mentre viene trasportato al rifugio, dopo esser stato tenuto prigioniero per anni all’interno di una gabbia al Rough Cottage, di proprietà di Louise e Rod Eccles. Ci è stato detto che Rocket aveva un cancro ai testicoli, problemi cardiaci e una possibile paralisi laringea. Rocket è collassato e morto poche ore dopo.
Louise Eccles, ex addestratrice di greyhound presso il cinodromo di Perry Barr, recentemente ha abbandonato i suoi kennel, lasciando circa 85 cani nelle mani del marito 76enne e di due operai, che hanno lasciato l’impiego poco dopo.
Sospetti e prove a carico – Serio caso di maltrattamento – Greyhound con ferite non curate – Gabbie in condizioni spaventose – Assenza totale di controlli adeguati dei kennel da parte del GBGB – Una lettera scritta da Louise Eccles con cui autorizza i cani “Marshbrook” a smettere di gareggiare, anche se poi i cani sono rimasti nelle loro gabbie all’interno del cinodromo. – Un campione di urina preso dal greyhound chiamato Bounty Bound il 3 maggio 2016 al cinodromo di Perry Barr, analizzato dai laboratori LGC (gli unici autorizzati nel Regno Unito ad effettuare ad analizzare i campioni raccolti nei test antidoping) è risultato positivo all’amminoantipirina (farmaco con proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antipiretiche, tranquillanti, rilassanti muscolari, anticonvulsive etc.; per l’alto rischio di agranulocitosi (grave diminuzione dei granulociti o globuli bianchi nel sangue, con conseguente aumento del rischio di infezioni) è altamente sconsigliato; fonte: wikipedia).
Siamo stati informati che l’11 settembre 2016 15 cani sono stati trasferiti a Carol Evans, un’altra addestratrice del cinodromo di Perry Barr, che purtroppo in passato ha già ricevuto provvedimenti disciplinari.
Lesioni riscontrate
Garretto fratturato non curato; Ferite non curate
Questo cane è stato portato al rifugio. In questa foto un greyhound dallo sguardo triste, stipato in un box troppo piccolo per potersi muovere, e senza alcuna protezione sul fondo.Il Greyhound Board of Great Britain: I kennel approvati dall’“Organo Direttivo del Greyhound Racing” (estratto dal Greyhound Star del 25 aprile 2015)
Abbiamo saputo da addetti ai lavori che Pete Rosney della GBGB era responsabile del controllo annuale necessario per il rinnovo dell’autorizzazione agli Eccles.
Rosney potrebbe diventare il nuovo Funzionario per la tutela animale della GBGB: “La GBGB ha nominato un’Amministratore Stipendiato per il Central ed East Midlands, Pete Rosney, che il 18 maggio entrerà a far parte della GBGB”.
Rosney ha passato la maggior parte della sua vita professionale come impiegato di polizia, e ha sempre avuto un profondo interesse per questo sport fin dall’adolescenza, essendo fratello di un addestratore professionista, Pat Rosney. L’Amministratore Stipendiato senior Paul Illingworth ha accolto con favore la nomina: “Sono lieto di dare il benvenuto a Pete Rosney nel nostro team e non vedo l’ora di lavorare con lui quando inizierà il mese prossimo”.
Caged North West ha scritto al GBGB per esprimere le proprie preoccupazioni sulla tutela animale, ma abbiamo ricevuto una risposta stringata in merito alla risposta da parte dei media alla nostra denuncia. Il GBGB non ha fatto alcun commento sulla tutela animale o sulle autorizzazioni concesse agli allevamenti.
In questa immagine si possono vedere gli scarichi antistanti le gabbie completamente otturati.
Con questa lettera Louise Eccles autorizzava il rifugio a recuperare 10 cani “Marshbrook”, ma successivamente ha cambiato idea, cedendo 15 dei suoi cani all’addestratrice Carol Evans.
Siamo stati informati che 2 dei cani Marshfield adesso si trovano in rifugio.
L’autorizzazione è stata data dopo che Louise Eccles aveva abbandonato i suoi cani, ma il 21 agosto 2016 (il giorno dopo la data della lettera) molti di essi erano già stati portati al cinodromo Perry Barr per gareggiare, e 7 sono stati ritirati dalle corse in programma.
Chi ha cercato di far gareggiare questi cani in violazione della regolamentazione del GBGB, sfruttando l’autorizzazione della Sig.ra Eccles?
Abbiamo saputo da addetti ai lavori che il Sig. Eccles, 76enne, avrebbe fatto richiesta al GBGB di un’autorizzazione a far correre i cani rimasti.
I vicini di casa degli Eccles ci hanno raccontato che la loro vita è un vero incubo ad occhi aperti, con il costante inquinamento acustico proveniente dai box dove sono si trovano i cani, ma le numerose lamentele alle autorità locali non sono servite a nulla.
UN VIDEO DALL’INTERNO DELL’ALLEVAMENTO In questo video, che ci è stato consegnato in forma anonima, si vedono gli operai dell’allevamento che spiegano in che modo il benessere dei greyhound sia seriamente compromesso; inoltre mostra come i controlli autogestiti da parte della GBGB agli allevamenti non funzionino affatto, se gli addestratori possono rifiutare ai funzionari incaricati l’accesso ad alcune parti della loro struttura, ottenendo comunque il rinnovo della licenza a fine ispezione.
Il fallimento dei controlli del GBGB. “Quando Pete Rosney veniva ad ispezionare l’allevamento, la proprietaria di solito non lo lasciava mai uscire da quella porta perché fuori c’erano tutti quei vecchi cani, in vecchie gabbie malandate e inadatte perché destinati ad essere abbattuti.”
Fonte: http://www.cagednw.co.uk/greyhoundhell.html
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