Australia – Tenute nascoste le morti di 135 greyhound. 17.000 grey all’anno vengono uccisi
Giovedì 19 Novembre 2015 Nel corso delle udienze tenute durante l’indagine sul greyhound racing si è scoperto che le autorità del racing hanno volutamente tralasciato alcune informazioni importanti contenute nelle dichiarazioni di intentendi perché non volevano “fomentare” gli ambientalisti.
L’anno scorso le morti di 133 greyhound non sono mai state denunciate dagli addetti ai lavori, così come i numerosi incidenti, ciò significa che gli scommettitori e il resto del pubblico non aveva quasi nessuna informazione aggiornata sugli animali ed il loro stato di salute, questo prima delle udienze tenute dalla speciale commissione d’inchiesta del New South Wales sul greyhound racing.
Un ex veterinario del circuito che lavorava per il Greyhound Racing NSW (GRNSW), Gregory Bryant, ha dichiarato alla commissione di aver praticato l’eutanasia ai cani del cinodromo e notato diverse ferite sugli animali, ma che gli intendenti hanno deliberatamente omesso di menzionarle nelle loro relazioni.
“Ho ricevuto questa spiegazione in merito: non volevano fomentare gli ambientalisti o dar loro qualcosa per cui lamentarsi” ha detto il Dott. Bryant alla commissione quando è stato convocato mercoledì.
Giovedì il direttore ad interim del GRNSW, Paul Newson, nominato in seguito allo scandalo sull’uso delle esche vive scoperto da ABC TV a febbraio, ha dichiarato di aver appreso della mancata divulgazione delle notizie sui decessi dei cani solo la scorsa settimana e di aver convenuto che non fosse una cosa accettabile.
La commissione ha appreso così che ben 135 greyhound sono morti o deceduti per eutanasia durante o dopo le corse avvenute tra novembre 2014 ed ottobre 2015, ma che solo 15 sono state registrate online sul sito OzChase, e solo due sono state riportate nelle relazioni degli intendenti.
Il sig. Bryant ha detto alla commissione di aver soppresso 13 cani nel corso di 101 corse durante il periodo in cui ha lavorato per il GRNSW compreso tra giugno 2014 ed agosto 2015, ma che nessun decesso è stato denunciato dagli addetti ai lavori.
Il membro della commissione d’inchiesta Michael McHugh ha detto che questa non divulgazione delle informazioni è scandalosa.
Il sig. Newson ha riferito di aver chiesto al suo intendente capo informazioni in merito e di aver ricevuto come risposta che “si trattava di una decisione di gestione interna”, ma di non sapere chi l’avesse disposta. La commissione ha saputo precedentemente che nel paese ogni anno fino a 17.000 greyhound sani sono uccisi dall’industria delle corse e che il problema del sovra-allevamento è molto serio.
La funzionaria del capo veterinario del GRNSW Elisabeth Amott, che ha iniziato a lavorare ad agosto, ha dichiarato che il GRNSW ha introdotto la notifica/comunicazione obbligatoria delle pratiche di eutanasia ai cani solo la scorsa settimana.
La dott.ssa Amott ha detto anche che i greyhound sono allevati in modo tale da rendere quasi impossibile la loro adozione in famiglia al termine della carriera di racer.
La pratica di adozione dei cani ex corridori è stata avanzata dall’industria dei greyhound come una misura essenziale per ridurre la soppressione di cani non voluti considerati scarti da eliminare. Ma i numeri dei cani adottati da famiglie ad oggi sono piuttosto bassi, circa 141 cani dati in adozione lo scorso anno e 228 nel 2015.
La Dott.ssa Amott ha dichiarato che alcuni allevatori di greyhound hanno assicurato ai loro cani “una buona qualità di vita” ma che purtroppo sono “molto pochi” a farlo.
La commissione d’inchiesta si è aggiornata, con nuove udienze previste per il prossimo anno.
Fonte: skynews.com.au/news/national/2015/11/19/greyhound-deaths-hidden-from–greenies
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