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Firma la petizione di Grey2kUsa per chiedere al governo di Macao la chiusura del cinodromo

Vi invitiamo a firmare e a diffondere la petizioneShut down the Canidrome, the world’s deadliest greyhound racetrack“, lanciata dagli amici di Grey2kUsa Worldwide (la più importante organizzazione antiracing americana) per chiedere al governo di Macao la chiusura del cinodromo: il Yat Yuen Canidrome, che è il cinodromo con il più elevato tasso di mortalità al mondo.

Per firmare la petizione: change.org/p/chief-executive-chui-sai-on-stop-hundreds-of-greyhounds-from-being-raced-to-death

Riportiamo di seguito la traduzione del testo della petizione.

Chiudiamo il Canidrome, il cinodromo per le corse coi greyhound più letale al mondo.

383: questo è il numero di cani uccisi in un anno nel famigerato circuito di Macau, lo Yat Yuen Canidrome. È più di un cane al giorno. Molti vengono giustiziati perché hanno avuto prestazioni non all’altezza delle aspettative; colore che hanno la fortuna di vincere le proprie corse incontrano un destino diverso ma altrettanto letale alla fine: lesioni mortali o malattie a causa delle deplorevoli condizioni in cui sono costretti a vivere.

Gestisco un’organizzazione animalista chiamata Anima qui a Macau, un’isola di fronte alla costa cinese, e la carneficina che ha luogo ogni giorno al Canidrome è fonte di profonda tristezza e vergogna per me. Ma c’è una speranza – la licenza per le corse del Canidrome scade quest’anno.

Sto collaborando con l’organizzazione animalista statunitense GREY2K USA Worlwide per convincere il governo di Macao a porre fine definitivamente a questo terribile maltrattamento degli animali. Puoi aiutarci?

Chiediamo insieme al governo di Macao di non rinnovare la concessione al circuito Canidrome, dove ogni greyhound muore per ferite e incidenti terribili, o viene ucciso per non aver corso abbastanza veloce.

E prima di morire questi greyhound soffrono terribilmente. Recentemente nel corso di una giornata di gare, in cui i greyhound patiscono strappi muscolari, tagli, infezioni, un cane chiamato “Speed Baby” ha subito la torsione dello stomaco di più di 180 gradi durante una corsa. E’ morto poco dopo per danni all’intestino.

Ai leader di Macau importa molto ciò che il resto del mondo pensa di loro. Più della metà dell’economia dell’isola – pari al 70% delle entrate del governo – proviene dal turismo internazionale.

Se l’opinione pubblica mondiale si schiera contro il Canidrome ed i trattamenti barbarici ed obsoleti riservati a questi animali, il governo di Macau sarà costretto ad ascoltare.

C’è una ragione se lo Yat Yuen Canidrome è l’unico cinodromo per le corse coi greyhound rimasto in tutta l’Asia. Altri paesi hanno già preso coscienza degli abusi orrendi compiuti nel recente passato ed hanno deciso di non tollerarli più.

Per favore, aiutami a chiedere al governo di Macau di unirsi ali altri paesi e fare una scelta morale ponendo fine anche qui alle corse coi greyhound.

Firma la mia petizione ed aiuta ad impedire che al Canidrome muoiano migliaia di greyhound ogni anno. Ringraziandovi,

Albano Martins President, Anima Macau

Fonte: https://www.change.org/p/chief-executive-chui-sai-on-stop-hundreds-of-greyhounds-from-being-raced-to-death © Riproduzione riservata

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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