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Gli schiavi nascosti dell’industria delle corse dei greyhound – Come puoi aiutare

Se non avete già visto il rapporto completo delle indagini sotto copertura cliccate qui: greytexploitations.com/resources-and-reports/the-secret-slaves-of-the-dog-racing-industry

Durante la stesura del Greyhound Welfare Regulations 2010, l’87% dei 780 partecipanti alla consultazione pubblica ha richiesto l’estensione dei regolamenti alle norme relative gli standard di benessere dei canili di allevatori e addestratori.

Il Dogs Trust e l’Associazione Veterinari di Greyhound, ha richiesto sia “regolari ispezioni indipendenti dei canili dei greyhound da parte di un ispettore autorizzato DEFRA”

Le richieste sono state respinte dal governo laburista – che ha affermato di non avere prove sufficienti relative a problemi di benessere nei canili degli addestratori per un’ulteriore regolamentazione.

Dopo il passaggio della normativa, il Dogs Trust ha emesso un comunicato stampa: I Laburisti abbandonano i greyhound, definendo i regolamenti “acqua fresca” e sottolineando come: “I regolamenti proposti non riguardano né i canili degli allevatori né dei preparatori nonostante il fatto che questi sono i luoghi dove i levrieri da corsa trascorrono il 90 % della loro vita. Questi luoghi appartati continueranno così a eludere la sicurezza sociale” esattamente come giustamente affermato dal Dogs Trust.

Si stima che 70.000.000 milioni di sterline in tasse siano ogni anno raccolte dal settore delle scommesse sulle corse dei levrieri e quindi il Governo ha il dovere di cura verso questi cani e deve assumersi la responsabilità non solo della loro protezione, ma anche della tutela del nostro ambiente.

Vi preghiamo di scrivere al vostro MP (deputato) e chiedere che il Segretario di Stato per Ambiente, Alimentazione e Affari Rurali porti il controllo dei canili da corsa sotto la giurisdizione del DEFRA o delle autorità locali, che attualmente e con molto successo autorizzano le pensioni per cani di tipo commerciale ai sensi della legge Boarding Establishments Act, 1963

Si prega di allegare questo link alla recente indagine del Sunday Express – The Secret Slaves of the Dog Racing Industry – che evidenzia il trattamento disumano dei cani: cattiva costruzione e manutenzione dei canili, violazioni della normativa ambientale e, soprattutto, violazioni della Regole di gara GBGB che non sono esattamente una novità.

Potete scrivere al vostro deputato, troverete i dati nei rispettivi siti web. 

Se vivete al di fuori del Regno Unito–potete scrivere direttamente a DEFRA: <[email protected]>

In alternativa potete copiare e incollare la lettera qui sotto, compresi gli importanti link.

Caro….

La prego di leggere questa recente indagine su due canili per l’addestramento dei greyhound autorizzati dal Greyhound Board della Gran Bretagna: Gli schiavi nascosti dell’industria delle corse dei cani

http://www.greytexploitations.com/resources-and-reports/the-secret-slaves-of-the-dog-racing-industry

Durante la stesura del Regolamento Greyhound Welfare 2010 – sia il Dogs Trust che la RSPCA (associazione inglese protezione animali) hanno dichiarato che la questione delle ispezioni nei canili deve essere affrontata con “regolari ispezioni indipendenti dei canili di allevatori e addestratori da parte di un ispettore competente autorizzato dal DEFRA”

L’Associazione dei Veterinari dei Greyhound ha anche affermato che “vi è una reale necessità di regolamenti riguardanti le norme minime per la costruzione, gestione e manutenzione dei canili per addestramento e allevamento, oltre a regolamenti riguardanti i codici di condotta per le ispezioni obbligatorie dei canili e per la formazione, accreditamento e autorizzazione delle ispezioni nei canili”

draft to defra 200709

Dei 780 partecipanti alla consultazione, l’87% ha richiesto che i regolamenti siano estesi a coprire gli standard di benessere dei canili per l’allevamento e l’addestramento.

Tuttavia, il governo ha respinto tutte queste richieste, affermando di aver trovato nei canili di addestramento “prove sufficienti relative a problemi di benessere” da meritare un’ulteriore regolamentazione.

Il Dogs Trust ha definito i regolamenti “acqua fresca” e in un comunicato stampa intitolato: I Laburisti abbandonano i greyhound, ha detto che era “inorridito che i regolamenti proposti non si estendano ai canili per allevamento e addestramento, nonostante il fatto che in questi luoghi i levrieri da corsa passano il 90% della loro vita “

http://www.dogmagazine.net/archives/4049/labour-government-slammed-by-dogs-trust/

Anche se da allora è stata introdotta una nuova Ispezione Veterinaria dei canili, il veterinario viene scelto e pagato dagli addestratori e, pertanto, non può essere considerato come ‘indipendente’

http://www.gbgb.org.uk/veterinary-kennel-inspections.aspx

Inoltre, le Rules of Racing (regole di gara) più severe e la legislazione ambientale non vengono fatte rispettare dal parte del Greyhound Board U.K.

http://www.gbgb.org.uk/files/GBGB%20Rules%20of%20Racing%20September%202011.pdf

(Sezione 13 – Pagina 68 – formatori, Trasporti e Canili residenziali)

Un’ulteriore prova del fallimento dell’auto regolazione del settore a far rispettare il più fondamentale degli standard di benessere può essere visto in questo rapporto ITV di agosto 2011

Le Autorità Locali controllano le condizioni di viaggio per i levrieri da corsa secondo il EC No. 1/2005 – Welfare of Animals in Transport, (benessere degli animali nel trasporto) e quindi hanno le risorse necessarie per concedere le licenze ai canili da corsa secondo le loro reali responsabilità.

Si stima che 70.000.000 milioni di sterline in tasse siano ogni anno raccolti dal settore delle scommesse sulle corse dei levrieri e quindi il Governo deve assumersi la responsabilità non solo della protezione di questi cani, ma anche della tutela del nostro ambiente in conformità alle normative CE.

Chiedo rispettosamente al Segretario di Stato per l’Ambiente, Alimentazione e Affari Rurali di portare il controllo dei canili corsa sotto la giurisdizione del DEFRA o dalle autorità locali, che attualmente e con molto successo concedono le licenze per i canili commerciali (pensioni per cani)

Secondo l’Animal Boarding Establishments Act 1963.

Questi cani fanno guadagnare migliaia di sterline al governo: meritano protezione legale!

 

Fonte:

greytexploitations.com/resources-and-reports/the-secret-slaves-of-the-dog-racing-industry/the-secret-slaves-how-you-can-help

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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