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È GIUSTO TENERE IL CANE SUL DIVANO O SUL LETTO?

Vi suggeriamo questo articolo ” È GIUSTO TENERE IL CANE SUL DIVANO O SUL LETTO? ” pubblicato sul sito www.angelovaira.it a firma di Angelo Vaira.

È giusto tenere il nostro cane sul divano o sul letto? Quanto compromettiamo la sua educazione? Non si sentirà il capo branco?

Mi è capitato tante volte. Una serata come un’altra, incontro una persona che mi riconosce, sa che di cosa mi occupo e si chiacchiera un po’. Mi mostra le foto del suo cane e mi dice <<Lo tengo sul letto con me mentre dormo. Lo so che sbaglio, ma è più forte di me!>>. La reazione è di grande sorpresa quando io rispondo: <<Non è affatto sbagliato!>> e sorrido.

I miei cani dormono sul letto e stanno sul divano

Lo puoi vedere in foto. Questo perché riposare a stretto contatto crea una grande connessione emotiva. Lo so, ti hanno raccontato che i cani:
  • non devono dormire sul sul letto
  • non devono stare sul divano
  • non devono passare per primi dalle porte
  • non devono stare davanti in passeggiata
  • non devono mangiare prima di noi
perché altrimenti si sentono il capo-branco e quindi non ti ascoltano più. Ma tutto questo è falso. Per la maggior parte dei cani stare su letto e divano non significa affatto sentirsi il capo. È anzi preoccupante che addetti ai lavori come addestratori e veterinari credano che la relazione ruoti completamente attorno alla questione della dominanza sociale. Questa è un’idea piuttosto ingenua della relazione col cane. La questione status sociale naturalmente esiste, come puoi appurare daquesto articolo. Ciò che non esiste è il modo superficiale di integrare questo concetto nella vita col cane ritenendo che tutti i suoi problemi comportamentali originino dal suo cercare di risalire la gerarchia.

Il variopinto mondo della relazione

La relazione col cane è composta da affetto, accudimento, empatia, protezione, cooperazione, competizione. Ecco, la competizione per il cibo, il territorio o un particolare giocattolo è solo uno degli elementi. E nella maggior parte dei cani è piuttosto debole se lo vediamo in rapporto alla competizione con i membri della sua famiglia. Si manifesta per lo più in occasione del gioco. Qualche cane desidera essere lasciato in pace mentre rosicchia un osso (e ne ho viste di cotte e di crude in merito ai risultati prodotti da ricette tipo “abitualo che tu puoi togliergli l’osso quando vuoi”: non fatelo, è un’altro errore, lasciate in pace i cani mentre mangiano o rosicchiano ossa, così da recuperare la loro fiducia). Ciò che fa di una relazione, una relazione speciale è l’occasione di stringere alleanza, superare i momenti difficili rinsaldando il legame. Insieme. Vale per i cani. Vale per i gatti. Vale per i bisonti, per i leoni, le giraffe, i ratti e vale anche per noi. Passando attraverso momenti di coccole, tenerezza, gioco, esercizio, apprendimento, riposo, conflitti e loro risoluzione, creiamo la cosa più importante di tutte:ripetuti momenti-occasione di connessione emotiva. La relazione non ruota quindi attorno ai divieti di accesso alle risorse (letto, divano, porte, cibo ecc.).

La connessione emotiva è il fattore più importante in una relazione che funziona

Cosa significa essere connessi emotivamente? Scommetto che la maggior parte di voi lo capiranno al volo. Perché lo hanno vissuto. La prima cosa da fare è di fidarsi di quella sensazione. La sensazione di essere uniti, collegati profondamente. Può trattarsi di empatia (sentirsi sentiti), o della grande fiducia che leggiamo negli occhi del nostro cane a proposito del fatto che qualsiasi cosa accadrà noi ci saremo sempre e comunque. Può trattarsi delle risate che ci facciamo mentre ci rincorriamo per gioco. O della “sincronia e similitudine” di movimenti che contraddistinguono le nostre interazioni. Cogliere nella vita di tutti i giorni le occasioni per connetterci emotivamente è uno dei modi più efficaci di instaurare una relazione felice. Ecco perché stare sul letto o sul divano a guardare la TV col nostro cane può essere addirittura raccomandabile. Dormire o riposare assieme è al contempo un momento che crea e richiede fiducia. Diventiamo rifugio l’uno per l’altro. Anche la ricerca scientifica dimostra come il contatto fisico affettivo con un cane migliori la pressione sanguigna e liberi sostanze benefiche nell’organismo.

Ma se non mi piace che il mio cane stia sul divano o sul letto?

Lascia i peli? Sei scomodo? Lascialo giù da letti e divani (i miei cani non dormono tutta notte sul letto con me, ci vengono per un po’ quando ci si addormenta e al mattino). Poni una copertina ripiegata o qualsiasi altra cosa usi come “cuccia” di casa, per terra. I cani sono cani felici anche se non li fai salire su letti e divani. Manca magari questa come occasione di connessione emotiva, ma ne hai a disposizione tante altre, non è grave. Quello che voglio dire con questo articolo è che si può fare! Tenere i cani su letti e divani non è un errore educativo! Non si deve fare, si può fare.

Eccezioni: problemi comportamentali e l’intervento di ristrutturazione sociale

Ci sono cani particolari che entrano in conflitto competitivo con i membri della propria famiglia. Si piazzano nel bel mezzo della porta della cucina e se provi a muovere un passo verso di lui ringhia ed è pronto ad attaccare. Oppure si appropria del divano e una volta salitoci non vuole nessuno attorno e te lo fa capire con ringhi e morsi. Ci sono cani per i quali letti e divani sono proscritti, ovvero non devono salirci. E questo viene inserito in un programma di riabilitazione comportamentale di ampia portata, che può comprendere il regolare l’accesso ad altre risorse, momenti di fiducia e cooperazione ad altre regole che […] 11130232_10152858161212998_6904130786360807251_n Per leggere l’articolo integrale: È GIUSTO TENERE IL CANE SUL DIVANO O SUL LETTO?

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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