fbpx

I GREYHOUND AUSTRALIANI ESPORTATI A MACAO SUBISCONO UN ORRIBILE DESTINO


Centinaia di greyhounds all’anno vengono esportati per correre sulle piste di Macau e della Cina, dove subiscono maltrattamenti, abusi e morte.

Il gruppo di pressione internazionale antiracing  GREY2K  ha rivelato che il Nuovo Galles del Sud,  NSW,  Australia,  è il più grande esportatore di greyhounds verso la Cina., dove  ne fa arrivare fino a 110 in un solo mese. La maggior parte sono cuccioli al di sotto dei due anni.

La presidente del gruppo GRE2K USA, la statunitense Christine Dorchack,  ha scritto al governo federale australiano chiedendo di vietare l’esportazione di greyhound verso la Cina. Il Sun Herald di Sidney ha riportato  che migliaia di testimonianze sono state inviate  al  parlamento del NSW  (Nuovo Galles del Sud)  nell’ambito dell’inchiesta  sullo stato dell”industria delle corse nel paese.

La Signora Dorchack ha affermato che centinaia di greyhound  inviati al cinodromo di Macau sono spariti nel nulla: “Nessun cane sopravvive al cinodromo. Quando non sono più utili, per l’età o dopo un infortunio, non esiste via d’uscita.  I greyhound australiani devono essere protetti e la politica cinese di uccidere sommariamente i cani dopo che la loro carriera è finita, è contraria ai principi umanitari del nostro paese “.

Fra i greyhound australiani di cui si sono perse le tracce, c’è anche Brooklyn, che non è stato più rivisto dopo un infortunio subito lo scorso maggio. Una petizione che ha raccolto 28.000 firme è stata inviata al direttore del cinodromo di Macau –  il quale  ha affermato che Brooklyn è vivo –  chiedendo che  cane venga rimandato in Australia  Per ora senza alcun  esito .

Il membro del partito dei Verdi, John Kaye ha detto che il governo australiano e i dirigenti dell’industria delle corse si lavano letteralmente  le mani riguardo al benessere dei cani esportati in Cina, malgrado l’evidente brutale trattamento a cui sono sottoposti.  (….)

Secondo le statistiche pubblicate l’anno scorso, quasi 400 greyhounds sono stati sterminati a Macau, perché non erano abbastanza vincenti. I sopravvissuti vivono in gabbia, senza alcuna  possibilità di contatto con altri cani.

Secondo M. Kaye,  l’organismo che governa l’industria delle corse australiana Greyhound Australasian, è complice dei maltratattamenti. Infatti ha disposto una commissione di inchiesta interna i cui risultati non sono stati pubblicati per un anno, durante il quale l’industria  continuato a vendere greyhound in Cina.

In realtà, fa molto comodo ai peggiori elementi dell’industria delle corse mantenere un canale di esportazione non regolato verso Macao. Non solo si assicurano un mercato dove possono gettare i cani che non sono vincenti, ma  in questo modo  molti degli  scarti dell’industria australiana vengono artificialmente cancellati, scaricando sulla Cina più di 280 morti ogni anno.

Link all’articolo originale: 

https://www.smh.com.au/national/nsw/australian-greyhounds-face-horrible-fate-in-macau-20131221-2zrxm.html

 

brooklyn

© Riproduzione riservata

Tags: , , , , , ,

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

×
Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
×

Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×

Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×

Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×
Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
×
Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
×